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Nasci solo e muori solo e nella parentesi la solitudine è talmente grande che devi condividere la vita. (Erich Fromm)

domenica 4 novembre 2012

L'arma della pecora

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illustrzione di elina ellis


Appena creata, la pecora scoprì di essere il più debole degli animali. Viveva con il continuo batticuore di essere attaccata dagli altri animali, tutti più forti e aggressivi. Non sapeva proprio come fare a difendersi.

Tornò dal Creatore e gli raccontò le sue sofferenze.
- Vuoi qualcosa per difenderti? -, le chiese amabilmente il Creatore.
- Si -.
- Che ne dici di un paio di acuminate zanne? -.
La pecora scosse il capo: - Come farei a brucare l'erba più tenera? Inoltre mi verrebbe un'aria da attaccabrighe -.
- Vuoi dei poderosi artigli?-
- Ah no! Mi verrebbe voglia di usarli a sproposito...-
- Potresti iniettare veleno con la saliva - continuò il paziente Creatore.
- Non se ne parla neanche. Sarei idiota e scaccciata da tutti come serpente -
- Ma per difenderti ti serve qualcosa per far del male a chi ti attacca...-
- Far del male a qualcuno? No, non posso proprio- Piuttosto resto come sono...-
- D'accordo -. disse il creatore. - Ti darò tre armi potentissime, con le quali potrai essere felice. Ti regalo la mitezza, l'umiltà e la pazienza -.
- Bruno Ferrero

dal web

3 commenti:

  1. Che dolce questa favola,

    anche le pecorelle,in effetti sono delle

    creature amabili.

    buona notte cara Fiore,

    baci,Letizia

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  2. Che bel racconto Fiore!!Tre facoltà incantevoli ma alcune non riesco tanto a mantenerle...soprattutto la pazienza...con le brutte persone che ci circondano nel mondo di oggi!
    Bacioni
    Alessandra

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  3. Ciao Fiore bella favola però anch'io come Alssandra non sempre riesco ad avere pazienza con certa gente maleducata
    buona serata
    jo

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