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Nasci solo e muori solo e nella parentesi la solitudine è talmente grande che devi condividere la vita. (Erich Fromm)

domenica 6 marzo 2011

La Camargue


L'eterna lotta tra uomo e natura

La Camargue è un territorio in continua mutazione: la natura selvaggia spinge per prendere il sopravvento mentre gli uomini cercano di rendere questo luogo un posto in cui vivere. Tre forze modificano costantemente la Camargue: il Rodano, che con la sua foce occupa uno spazio di circa 800 kmq; il mare, che mangia le spiagge e cerca di rubare spazio alla terra; l'uomo, che da secoli cerca di adattare questo splendido luogo della Provenza alle sue esigenze. Il risultato è una terra eccezionale, affascinante, in cui si susseguono senza sosta stagni, paludi, campi di riso, cittadine, spiagge. Tutto sotto l'occhio indolente dei tori, dei cavalli bianchi e dei fenicotteri rosa.


Il Rodano
Non si può parlare della Camargue senza parlare del Rodano, che dopo migliaia di chilometri raggiunge il Mediterraneo formando il delta più grande d'Europa. Tra i due rami principali del fiume, il Piccolo e Grande Rodano, c'è la Camargue che quindi è un'isola, una gigantesca isola a forma di triangolo dove ai tre estremi ci sono le città di Arles, Le Grau-du-Roi e Fos-sur-Mer. Il Rodano riversa in Camargue milioni di metri cubi di detriti, che modicano continuamente il territorio, facendosi spazio senza sosta.


Gli stagni, il mare e la costa
Nella parte interna della Camargue, prevale l'acqua dolce portata dal Rodano ed è più evidente l'intervento degli uomini che nel corso dei secoli hanno strappato al fiume territori per la coltivazione del riso, i pascoli, l'allevamento dei tori e la costruzione delle case. Quando ci si avvicina al mare il protagonista diventa il sale, come ad Aigues-Mortes bellissima cittadella fortificata che con il sale è diventata ricca. La Camargue ha 95 km di spiagge, alcune larghe fino ad un chilometro, altre cosi brevi che l'acqua salata penetra fino agli stagni, creando un ambiente unico.


I Cavalli
Il cavallo Camargue appartiene ad una razza antichissima e proviene dalla Camargue, presso la foce del fiume Rodano, sulla costa meridionale della Francia, dove viene tuttora utilizzato per gestire i tori da combattimento sui pascoli. E’ un animale rustico e frugale che, per le sue caratteristiche, è riuscito a sopravvivere ad un ambiente spesso ostile, arrivando ai giorni nostri con una robustezza notevole. È abituato a vivere in zone acquitrinose e si nutre prevalentemente di canne ed erbe di palude.

Anche la sua conformazione fisica dimostra il suo adattamento alla vita nelle zone umide: è un animale di dimensioni contenute, con arti relativamente brevi e uno zoccolo largo: si muove agilmente anche nel fango molle o nell’acqua.
Il mantello degli adulti è tipicamente bianco-grigio mentre i nuovi nati sono di colore scuro e si schiariscono nel corso del tempo. Si ritiene che questa caratteristica si sia selezionata nel corso dei secoli perché il mantello chiaro attira di meno gli insetti e permette di resistere meglio sotto il sole.
Sono animali equilibrati, agili e scattanti, abituati a fare un buon uso delle proprie energie: non è raro vederli in atteggiamenti sonnolenti o rilassati ma anche da adulti conservano la voglia di giocare.






Fonte: http://www.viaggioineuropa.it/

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